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Realizzata nel 2008 a cura del Dott. Ilias Tasias, oggi componente del nucleo valutazione e analisi programmazione-Dipartimento Politiche Coesione-Presidenza Consiglio dei Ministri, la pubblicazione "MISERERE" si basa su un suggestivo ed accattivante racconto fotografico della Processione del Cristo Morto di Gubbio, in lingua italiano ed inglese.

 

Le splendide immagini sono realizzate da Luigi Loretoni e Giuseppe Cardoni, appassionati di fotografia e reportage.

 

Pieno di significato l'intervento del compianto Mons. Venanzo Lucarini, nel 2008 presidente della Confraternita di Santa Croce della Foce, che nella fine degli anni '80 ha incentivato la ricostituzione della Confraternita.

La ricostruzione storica della sacra rappresentazione è affidata a Paolo  Salciarini, oggi responsabile dei beni culturali della Diocesi di Gubbio, e l'intervento del Dott. Maurizio Rebuzzini, nel 2008 direttore del mensile FOTOgraphia e docente a incarico di Storia della Fotografia a Brescia, risaltano ancor più la particolare atmosfera dalle foto del Loretoni e del Cardoni.

EDITORE: L'Arte Grafica - ISBN: 9788890344701

L'intervento del compianto Mons. Venanzo Lucarini presidente della Confraterita di Santa Croce della Foce dal 1987 al 2011; "Ero seminarista quindicenne, quando conobbi Santa Croce e partecipai alla Processione del Venerdì Santo.

Ebbi una forte emozione: quella chiesa da incanto, quel crocifisso sceso dalla croce che ti metteva dentro una gran pena visibile sul volto di tante persone, anche di chi non frequentava abitualmente la chiesa.

Quella gente che baciava abitualmente il Signore e che ancora perdura. E la processione?

Quelle tre grandi croci di legno portate sulle spalle da incappucciati e quei ragazzi, anche loro incappucciati, con in mano i simboli della processione, tutta la gran folla rapita dall'antico e commovente canto del "miserere", le strisce di fuoco delle torce, dei ceri, come se si portasse alla sepoltura del Signore, con un percorso che sembrava voler abbracciare la città e che dicesse: "Vedi? Sono morto per te". Oggi la Confraternita è tornata in vita, tutto si è perfezionato e continua nella tradizione di fede dei padri suscitando le stesse emozioni e facendo rivivere nei cuori la morte del Signore: una notte indimenticabile nei secoli"

LUIGI LORETONI

Nato nel 1934 a Narni, dove risiede, si avvicina alla fotografia negli anni cinquanta. Da trenta anni dedica il principale interesse al reportage in bianco e nero curando personalmente il procedimento il procedimento di sviluppo e stampa. Al suo attivo numerose mostre personali e collettive in diverse città italiane e all'estero, e numerose collaborazioni editoriali. Dal 1997 fa parte del Gruppo Fotografico Leica. Attualmente è impegnato nella documentazione delle manifestazioni musicali e sociali della propria regione.

www.luigiloretoni.it

GIUSEPPE CARDONI

Nasce a Gubbio nel 1957 da genitori e nonni eugubini; dedica loro questo lavoro grato dell'amore che gli è stato trasmesso per Gubbio e le sue tradizioni. Coniugato con due figlie, ingegnere, è dirigente d'azienda. Fotografa dagli anni settanta e predilige il reportage in Bianco e Nero. Dal 2002 si interessa anche alla fotografia di musica. Ha realizzato mostre e pubblicazioni personali e collettive. Fa parte del Gruppo Fotografico Leica. Coautore insieme al giornalista RAI Luca Cardinalini del libro fotografico "STTL -La terra ti sia lieve".

www.giuseppecardoni.it

dalla premessa di ILIAS TASIAS

"...la partecipazione alla Processione del Cristo Morto di Gubbio vuol essere atto sentito e non mera ostentazione folcloristica, un attestazione e manifestazione del legame che unisce l'uomo con il Tu eterno. E il salmo del Miserere - cantano man mano che il crepuscolo si trasforma accompagnato dal lento avanzare della processione e dal suono delle battistrangole - esprime questa dimensione di profondità di questo rapporto che non è solo invocazione ma dialogo autentico e senza riserve.

 

L'idea di questo libro nasce su queste considerazioni, nella primavera del 2007, a Gubbio, tra amici. Lo scopo non era quello di creare una guida essenziale per chi vuol conoscere una processione devozionale, un salmo e il suo uso liturgico, ma tentare di cogliere la dimensione interiore e le emozioni che scandiscono lo spazio temporale del Venerdì. Il volume raccoglie quindi queste impressioni lontane dal punto di vista estetico e descrive la storia di uomini che a partire dai movimenti laici penitenziali del XIII secolo vivono la processione."