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GUBBIO – VENERDI’ SANTO – PROCESSIONE DEL CRISTO MORTO

Si è svolta a Gubbio, in un clima di profonda suggesione medioevale, il sacro rito della Processione del Cristo Morto.

Nell’ ora crepuscolare del VENERDI’ SANTO gli incappucciati hanno percorso il secolare tragitto delle vie cittadine che permetteva di mostrare la cinquecentesca immagine del CRISTO MORTO ai fedeli, ai monasteri e nei luoghi di sofferenza.

La struggente melodia dell’accorato canto del MISERERE ha fatto da colonna sonora ed ha reso ancor più suggestiva l’intera sacra rappresentazione

La VENERABILE CONFRATERNITA DI SANTA CROCE DELLA FOCE, in tutte le sue componenti, ringrazia tutti coloro che si sono adoperati per l’organizzazione dell’ evento.

Alle ore 21 del Sabato Santo, nella chiesa di San Domenico, si svolgerà la funzione della reposizione del CRISTO MORTO nella cappella del Crocifisso.

IL  “MISTERO DELLA CROCE”

Sulla croce, il Cristo ci sta davanti come l’uomo dei dolori, “rigettato dagli uomini”, “percosso da Dio e umiliato”.

Ma proprio in questa condizione di annientamento si rivela la sua bellezza: un Cristo che, pur sofferente, è pervaso di amore per l’umanità. Dal momento in cui è arrestato, alle varie fasi del processo fino al momento in cui, “chinato il capo, rese lo Spirito”, Cristo è l’uomo pienamente libero e padrone della propria vita, e’ il vero sommo sacerdote che offre se stesso in sacrificio sull’altare della croce, e che porta a compimento in se stesso le Scritture.

Da questo momento l’intero universo gravita intorno all’asse della sua croce, e tutti gli uomini,consapevoli o no, si muovono in questa sfera di attrazione: Volgere lo sguardo a Cristo crocifisso significa volgere lo sguardo del cuore, far convergere verso il Cristo tutto il nostro amore.

Il “mistero della croce” deve essere assunto interamente e vissuto in ogni fibra del nostro essere: la passione di Cristo deve cioè diventare la nostra passione; la sua morte, la nostra morte.

Dobbiamo unire al sacrificio del Signore il sacrificio quotidiano della nostra vita, sacrificio di obbedienza al Padre, nell’adesione al suo disegno su di noi.